COG CONNECTING
BODIES
SCROLL
DARE TO SHARE
COLLECTIVE
Il collettivo nasce nel 2019 dall’esigenza di creare un spazio neutro, libero e fluido, un luogo di raccolta per i suoi componenti, dove poter svolgere il proprio lavoro in un habitat accogliente e supportante.
“Cog connecting bodies” è la frase che rappresenta la filoso a del collettivo, una catena il cui ogni anello è un componente fondamentale e che grazie alla connessione con gli altri è resistente e pratica resistenza.
È un network che vuole creare una rete non solo fra i membri fissi del collettivo stesso, ma fungere da punto di ritrovo e di passaggio attivo fra i freelance, dando la possibilità di creare un aggregato solido, necessità di ogni artista indipendente.
Francesca Ginepro cura la direzione artistica e coreografica dal 2023, nello stesso anno attraverso Start and Go riceve il sostegno di Genova Creativa e Hangar Piemonte oltre che il costante supporto di AVL TEK-Teatro della Polvere. Dalla stagione 2023/2024 ospita residenze artistiche, nella propria sede, di performer sul territorio nazionale e internazionale, sempre nel 2024 entra far parte del Dossier di Risonanze Network con “About my freedom” ed è nalista con Reprocessing N2 al premio Cantiere Risonanze.
MEMBRI
FRANCESCA GINEPRO
ARTISTIC DIRECTOR, CHOREOGRAPHER
MIRIAM BONACCORSO
DANCER, REHEARSAL ASSISTANT
MARCO CAPPA SPINA
DANCER, REHEARSAL ASSISTANT
FRANCESCA PERAZZOLO
DANCER, REHEARSAL ASSISTANT
PRODUZIONI
DTS STUDIO
Lo studio si colloca vicino al centro della città di Sarzana, nella lingua di terra che è confine tra Liguria e Toscana, la Lunigiana. Lo spazio viene utilizzato dal collettivo per la formazione e preparazione degli spettacoli, ma soprattutto esso vuole essere un luogo di incontro per gli artisti locali, un centro di aggregazione culturale e di scambio artistico energie di qualsiasi tipo, per questo dal 2023 è centro nevralgico di incontro fra freelance sul territorio nazionale e internazionale attraverso il percorso di residenze artistiche “Road To Nowhere” offerto da Dare To Share Collective. Lo studio diventa quindi luogo di incontro fra artisti e comunità locale, dove la condivisione e la divulgazione culturale sono la radice attraverso cui il lavoro del collettivo si snoda.
